Un discorso diverso in Toscana, per chi crede, in questa nostra madreterra, in questa fugace vita, in qualcosa di diverso

lunedì 1 dicembre 2025

Con Pannella, Tortora e Sciascia

 


Partiamo da un presupposto, un pre-giudizio se volete: lo status quo in materia di ordinamento della giustizia non è più tollerabile. Lo sa ogni persona che ha avuto a che fare con i tempi insopportabili della giustizia nella Repubblica Italiana, soprattutto se umile e povero, figuriamoci se addirittura innocente.

La recente riforma costituzionale sulla separazione delle carriere fra giudici terzi e magistrati incaricati della pubblica accusa non sarà certo la panacea dei mali della giustizia italiana, ma, piaccia o meno, è la prima volta dopo decenni che si mette in moto un processo riformatore d'impronta garantista. Cosa di cui abbiamo estremamente bisogno in questo stato italiano sempre più lontano dai bisogni delle persone e delle comunità.

Partiremo dalle pacate e profonde parole con cui è stata annunciata la formazione del Comitato “Marco Pannella – Leonardo Sciascia – Enzo Tortora per il Sì alla separazione delle carriere”, per sostenere la riforma della giustizia approvata in Parlamento (fonte Radio Radicale): << Senza dimenticare che la separazione esisteva prima del fascismo, è del 1967 la prima manifestazione del Partito Radicale davanti alla Cassazione "per la giustizia giusta". Oggi salutiamo l'adozione da parte del Parlamento di questo segmento della riforma con la costituzione del "Comitato Marco Pannella-Leonardo Sciascia-Enzo Tortora per il Sì alla separazione delle carriere". Un segmento [a cui] quindi [dovranno seguire]: abolizione dell'obbligo dell'azione penale e la sottoposizione del Pubblico Ministero a controllo democratico; effettiva e periodica selezione professionale dei magistrati; rilancio del carattere accusatorio del nuovo processo penale; responsabilità civile dei magistrati; effettivo gratuito patrocinio per i non abbienti. >>.

La separazione delle carriere servirà, aggiungiamo, se sarà seguita da altri cambiamenti che pongano fine al proibizionismo, al panpenalismo, alla confusione normativa, alla cultura del sospetto, ai processi mediatici, all'assenza di ispettori professionisti con capacità e poteri di indagine, al sovraffollamento e alla disumanità delle carceri, alla quasi impossibilità materiale di riscatto delle persone condannate attraverso il lavoro e lo studio.

Se sarà da stimolo a ulteriori cambiamenti, magari ispirati all'utopia positiva del "Cosmonauta Francesco", qualcosa di buono ne verrà per le generazioni future.

Il centrodestra, per una strana combinazione di convenienze politiche, ha smosso le acque stagnanti della giustizia italiana, facendo ciò che gran parte del centrosinistra aveva promesso sin dai tempi dell'approvazione del Codice Vassalli (e Pisapia) del 1988. Si è data attuazione, con ottant'anni di ritardo, alla VII disposizione finale della Costituzione del 1948, quella che chiedeva la riforma dell'ordinamento fascista della magistratura.

Nel centrodestra, peraltro, non mancano esponenti che, con la loro goffaggine istituzionale o con le loro radicate convinzioni forcaiole, possono far naufragare questo inizio di riforma.

Entro la primavera del 2026 si terrà il referendum costituzionale senza quorum che confermerà o boccerà la legge costituzionale “Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare” approvata dal Parlamento e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025“.
 
Mauro Vaiani, esponente civico e autonomista con posizioni di responsabilità nelle reti di OraToscana e di Autonomie e Ambiente, oltre che principale autore di questo blog, ha deciso di aderire a titolo personale al Comitato Pannella-Tortora-Sciascia, impegnandosi per il sì alla separazione delle carriere, abbracciando le motivazioni che sono state ribadite non solo dall'area radicale storicamente impegnata per la "giustizia giusta", ma anche da Stefano Ceccanti, Augusto Barbera, Gian Domenico Caiazza, Gianpaolo Catanzariti, Antonio Di Pietro e tantissime altre persone (che non sono certamente schierate con l'attuale maggioranza di governo).
 
Sappiamo già che pochi media assicureranno una informazione corretta. Si teme, ancora una volta, un picco di astensionismo. Si è già scatenata una reazione conservatrice da parte della nomenklatura dell'Associazione Nazionale Magistrati (anche perché essa dovrà autosciogliersi, se la riforma venisse approvata).
 
Tuttavia, dobbiamo tutti impegnarci ad evitare che sul referendum l'elettorato si divida semplicemente in due tifoserie, una di centrodestra a favore, l'altra di centrosinistra contro. Sarebbe un disastro politico, perché in entrambi gli schieramenti si rafforzerebbero le pulsioni centraliste, autoritarie, populiste, estremiste, bigotte, reazionarie. I capi mediatici del bipolarismo finirebbero per dare ancora una volta il peggio di loro stessi. 
 
Proviamo a vivere questo prossimo importante referendum come se fossimo in Svizzera, stando sui fatti (pregi e difetti) di questa riforma, mantenendoci equanimi e conservando, per quanto possibile, un pizzico di ottimismo, una goccia di fiducia che le cose possano andare meglio.
 
* * * 
 

domenica 16 novembre 2025

III Assemblea di OraToscana


 

Un traguardo importante per OraToscana, la nostra rete di civismi e autonomismi toscani: il 22 novembre 2025 a Nodica di Vecchiano terremo la III Assemblea, a partire dalle 16.

Qui tutti i dettagli:

https://autonomieeambiente.eu/news/448-iii-assemblea-di-oratoscana

Grazie a EFA, Autonomie e Ambiente, Union Valdôtaine per la loro collaborazione e partecipazione.

Grazie a Un Cuore per Vecchiano, la lista civica autonomista ambientalista di Vecchiano, per la sua ospitalità.

Ci vediamo a Vecchiano!

 

 

 

 

 

martedì 14 ottobre 2025

Chi ha vinto la corsa a perdere meno

 


Riceviamo e pubblichiamo 

I risultati delle elezioni regionali della Toscana, tenutesi domenica 12 e lunedì 13 ottobre 2025, sono ormai chiari. Grazie a una efficace collaborazione fra ufficio elettorale regionale e ministero dell'interno, tutti i dati essenziali sono già disponibili su questo portale: https://elezioni.interno.gov.it/risultati/20251012/regionali/retrospettivi/primoturno/09.

Anche a voler fare la tara dei pochi estremisti che ormai praticano un astensionismo tanto militante quanto minoritario, del numero sempre più grande di cittadini toscani che lavorano e risiedono fuori regione oppure all'estero, del crescente numero di grandi anziani che sono sempre più esclusi dalla vita comunitaria, è evidente che continua la silenziosa fuga dei cittadini dal voto. Questo è il dato più vistoso e più sfidante.

Dobbiamo continuare la lotta per avere regole elettorali più giuste per tutti. Dobbiamo ribellarci al fatto che ogni votazione sia ridotta all'ennesimo referendum fra i capi delle due attuali piramidi politiche, quella di centrosinistra e quella di centrodestra. I tifosi dei due schieramenti continuano a contarsi, ma tanti altri cittadini scappano da questo loro bipolarismo e dalla loro alternanza al potere, che non produce riforme per il bene di tutti, ma carriere, privilegi e potere per pochissimi. 

E' stata una corsa a chi perdeva meno voti. L'ha vinta il candidato incombente del centrosinistra, Eugenio Giani, che ha perso solo 100.000 voti circa dal 2020 al 2025. Alessandro Tomasi, sfidante di centrodestra e persona di un certo livello di competenza e serietà, ha perso quasi 150.000 rispetto a quelli che aveva preso la meteora salviniana Ceccardi cinque anni fa.

Tutti i partiti hanno perso voti, con l'eccezione dei pochi riformisti e moderati che hanno accolto qualche candidato civico e indipendente, sia a sinistra che a destra. Anche questo dovrà far riflettere.

Come OraToscana ringraziamo, per la generosità con cui si sono spese, alcune figure che hanno tentato di portare un po' di novità e di diversità: Francesco Carbini (civico riformista, circoscrizione di Arezzo); Andrea Ulmi (civico moderato, circoscrizione di Grosseto); Alessandro Giorgi (civico autonomista della circoscrizione di Pisa); Salvatore Bimonte (giovane esponente cristiano-sociale di Prato). Ce ne sono state molte altre, di persone generose che si sono candidate nei loro territori, ma che sono state ignorate dai media. Appiattiti, questi ultimi, sull'infausto plebiscito Giani-Tomasi. 

Le nostre congratulazioni a: Diletta Fanfani, eletta a Livorno nella lista AVS, una figura indipendente e amica dei nostri civismi; Federico Eligi, riformista indipendente e competente, eletto a Pisa nella lista Casa Riformista.

Il nuovo consiglio regionale ha visto purtroppo aumentare il numero dei "nominati", attraverso listini e candidature bloccate, a spese di figure che hanno invece avuto un autentico appoggio popolare.

Nonostante ciò, è comunque più articolato e plurale del precedente. Si possono quindi creare occasioni di dialogo, di critica e autocritica, di riforme. Che nessuno degli eletti si sottragga alla grande responsabilità di servire tutti i territori della Toscana, non solo la propria parte politica.

OraToscana, lo ricordo, è convocata per la sua terza assemblea generale a Nodica di Vecchiano, il prossimo 22 novembre 2025, per Santa Cecilia. Continueremo a lavorare per allargare e rafforzare, in dialogo con tutte le realtà comunali e territoriali con cui da anni siamo in contatto, la nostra rete di civismi appassionati delle autonomie personali, sociali, territoriali, in rete con Autonomie e Ambiente e con la famiglia europea dei territori e delle regioni, European Free Alliance.

 

Firenze, 14 ottobre 2025 

Mauro Vaiani

garante di OraToscana

https://www.biancorosso.me

 

 

 

  


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